Presentata stamane la candidata sindaco del Campo largo progressista nel cuore del centro storico di Foggia
In un luogo simbolo della socialità e del costume foggiano, il Bar 2000 (insignito del riconoscimento di Locale Storico Patrimonio di Puglia, conferito dalla Regione), di fronte alla cattedrale e nel cuore del centro storico, la coalizione Campo largo progressista ha presentato alla stampa questa mattina la sua candidata sindaco, Maria Aida Episcopo.
Una scelta voluta per fare partire la campagna elettorale da “una postazione di prossimità dal grande fascino, vissuta dai cittadini che ci si raccolgono, che richiama la nostra identità da recuperare e valorizzare. E davanti a un tempio di fede e testimonianza di un passato che abbiamo il dovere di preservare, dal quale lanciamo la nostra sfida per la rinascita di Foggia” ha detto in apertura del suo intervento, dopo il saluto introduttivo di Alessandra Benvenuto. ‘Tutta un’altra storia’ il claim, declinato in tutte le possibili accezioni, dopo “essere stati testimoni di sconcezze inqualificabili sul piano etico e morale, ancora prima che sul versante politico. La città sa quanto arruffone e squallido è stato il campionario delle gesta andate in scena negli ultimi sette anni sino al capitombolo finale, un’onta impossibile da dimenticare” ha sottolineato.
La responsabilità “delle proprie decisioni e azioni” l’elemento annunciato di distinzione e discontinuità, “per essere affidabili verso gli altri ed autorizzati ad agire con il costante controllo della comunità”. “Sarò sempre sincera con me stessa e con i miei concittadini, fiera della mia storia e del mio cognome paterno” ha aggiunto con la voce rotta dalla commozione, e “le politiche di inclusione sociale saranno il cuore e l’anima della proposta programmatica che insieme presenteremo nei prossimi giorni, per rimettere al centro le persone finite ai margini: non a caso la mia lista si chiama Nessuno escluso” ha continuato Episcopo, che ha poi ribadito quanto “sicurezza e legalità siano altrettanti principi fermi, non negoziabili (i nostri voti dovranno essere onesti e puliti), e vanno necessariamente coniugati con la parola ‘crescita’ in un territorio dalle tante opportunità, se non fosse inquinato dalla criminalità” ha rimarcato. Riflettori puntati sulle periferie, sul quartiere Ferrovia, sul Villaggio Artigiani, sulle borgate: riqualificare è la precondizione per “disegnare un percorso reale di sicurezza e per arginare le devianze giovanili sin dai primi sintomi” ha ricordato. Grande attenzione anche alla filiera culturale, alla collaborazione attiva con il mondo della scuola e l’università, partners preziosi per scrivere le pagine di una città davvero nuova, finalmente nuova.
“Non ho il dovere di vincere, ma ho il dovere di essere sincera. Non ho il dovere di avere successo, ma ho il dovere di essere all’altezza della luce che ho”, ha detto citando Abramo Lincoln, sedicesimo presidente degli Stati Uniti. Una luce più forte delle tenebre che hanno offuscato la nostra città al punto da rendere irriconoscibile.
Foggia, 18 settembre 2023